Giubilo e festa sia in tutto il regno!
Oggi ho avuto il mio primo incontro ravvicinato con una MammaPancina!
Per chi non lo sapesse, le MammePancine sono donne incinte, notevolmente bigotte, che hanno un rapporto estremo con la gestazione, il parto ed i figli. Vedono l'atto sessuale come aberrante, danno nomignoli assurdi agli organi sessuali per non nominarli ed in generale vedono appunto tale atto solo per la riproduzione e non per il piacere personale. Un ragazzo, Il SignorDistruggere, ha scoperto l'esistenza di questi "esseri" ed ha creato blog, pagine Facebook e profili Instagram con le avventure surreali di queste signore. Io ho sempre pensato che fosse tutto vero, nonostante ci siano parecchi detrattori, vedendo la fauna che popola il mio negozio, ma non ne avevo mai incontrata una!
Poveri uomini, però ve le siete scelte voi alla fine. Poi però capisci perché alcuni bussino alle porte di altri uomini. Ce li portate voi a fare il salto di corsia!
Entra questa ragazza, giovane, bionda, carina.
Deve fare una fotocopia della carta di identità.
Mentre mi porge le monete per pagare mi fa la domandapancina.
MP: "Volevo sapere se ha anche i colori per colorare le pance delle mamme"
Con la tranquillità e la normalità con cui si chiede "una matita HB"
CM: "Ehm, no, ma perché si possono colorare le pance?"
E, soprattutto, perché lo si fa?!? Ma non ho avuto il coraggio di chiederglielo.
MP: "Sì, certo che si colorano!" risponde la puerpera tutta stizzita.
Perché quando metti il bastone tra le ruote ad una MammaPancina è meglio che tu abbia una corazza medioevale addosso che altro che la furia della Montagna di Games of Thrones!
Cerco di parare il colpo con frasi di circostanza
CM: "Ah, ma guarda, non lo sapevo proprio. No mi dispiace non ho articoli del genere nel mio negozio"
Una persona normale dopo una frase del genere si accomiaterebbe e abbandonerebbe il negozio con il suo squallido zainetto (cit.).
Non un cliente medio. Non nel mio negozio. Non una MammaPancina!
MP: "Ma non ha nessun colore che vada bene? Questi sono a base d'olio"
Ma se ti ho detto di no! Non li ho in negozio!
Se li avessi ovviamente te li proporrei per venderteli!
Non sono mica qui a pettinare le bambole o a fissare piastrelle!
CM: "No, mi spiace, non ho nulla del genere. Le uniche cose ad olio che ho in negozio sono i pastelli ad olio"
Ok, me le vado a cercare pure io, freno sempre la mia lingua troppo tardi.
MP: "E non vanno bene?"
CM: "Non saprei, non vorrei che facciano male"
MP: "Vediamo cosa dice sulla scatola!" con il brio del bambino che passa davanti ad una gelateria e conquista un cono 4 gusti!
Sulla scatola dei pastelli ad olio della Giotto, ovviamente, non c'è scritto se si possano usare sulla pelle.
Non si fida, le devo porgere la scatola e lo deve leggere lei.
Perché la prima caratteristica di un buon cliente medio è l'essere enormemente diffidente.
Durante questo scambio di scatolette faccio funzionare il cervello e penso che, forse, possano andare bene i colori che si usano per mascherarsi a carnevale. Un articolo che comunque non tengo a prescindere nel negozio, ma che io eviterei di usare sul pancione di una donna incinta! Perché non si sa mai, sono colori alla fine e la cosa di colorare le pance penso sia utile come un frigorifero al polo nord.
MP: "No, non dice nulla per le pance delle mamme"
M A D A I ? ? ?
CM: "Mi spiace, arrivederci"