venerdì 6 settembre 2019

Tristezza per favore vai via




Oggi il CartolaioMatto è in una veste diversa, non fa ridere, non scherza.



Stando dietro al bancone del negozio, come avete letto, se ne vedono di cotte e di crude, ci si diverte, ci si arrabbia ed il tempo passa quasi senza accorgersene.



Per fortuna non tutti i clienti sono dei noiosissimi perditempo, dei pazzi strampalati che perdono la bavetta dalla bocca o degli stalker. Alcune sono persone meravigliose che entrano nella tua vita e diventano una costante della giornata, un appuntamento fisso.



Avevo pensato alla riapertura del blog di scrivere qualcosa su di lei, la NonnaPatrizia, perché era diventata una colonna portante del negozio: la mattina era scandita dal suo passaggio per controllare che tutto procedesse bene, che non ci fossero problemi, prima di andare a bere il caffè con le sue amiche.



Lo faccio solo ora, troppo tardi, perché da ieri notte non c’è più, dopo una fulminante malattia.



Io l’ho scoperto solo una settimana fa, da leonessa quale era non ha voluto far sapere nulla fino in ultimo per non avere compatimenti che non avrebbe gradito.



NonnaPatrizia che ha dovuto crescere un nipote, dopo due figli, che ha portato a raggiungere il proprio sogno di entrare in un’accademia militare, giusto in tempo la scorsa primavera.

Andare alle riunioni a scuola, accompagnarlo alle visite, crescerlo, fargli fare la maturità e superare un numero assurdo di esami per entrare in accademia. Procurargli vestiti, giacche, magliette, mutande.


Un giorno l'ho dovuta aiutare in fretta e furia a preparare un pacco con venti paia di mutande perché il nipote in accademia era rimasto senza ed era riuscito a mandare un messaggio furtivo ( già in accademia i cellulari non esistono. Diciamo che dai racconti assomiglia più ad una prigione!) in cui chiedeva aiuto in quanto rimasto a corto di braghe! Ridevamo pensando al controllo all'ingresso che poteva aprire il pacco e trovare mutande e cioccolatini!



Una donna fortissima, quasi militare negli atteggiamenti, un vero e proprio comandante.



Eravamo uno il confidente dell’altro, ci davamo del Tu, io normalmente faccio fatica a dare del tu ad una persona di quasi settant'anni, per rispetto, educazione. Eppure eravamo entrati in sintonia, ci confidavamo di tutto, ci facevamo da psicologo l’un l’altro e non ci facevamo mancare dei bei pettegolezzi.



Si merita un post, forse troppo malinconico rispetto al blog, forse troppo confuso a causa delle lacrime che ancora mi scendono, ma non si può non fare omaggio a questa donna spettacolare.

3 commenti:

Alessandra ha detto...

Un pensiero per lei... :-(

Livia ha detto...

C'è solo da esserle grati per essere esistita :( A volerci credere, forse continua ancora a passare per vedere come stai. Spero che il nipote riesca ad andare avanti...

Il Cartolaio Matto ha detto...

Grazie Ragazze :-*

La cosa "straniante" è che essendo successo così tutto in fretta e nel periodo delle vacanze non me ne capacito ancora, nel senso ogni tanto penso "tra poco arriverà"...