Il CartolaioMatto come ben sapete è possore di uno strabiliante negozio multiprodotto che affianca infatti alla classica cartoleria anche i giocattoli.
Ragion per cui ci sono parecchi bambini che si divertono a fare un giro all'interno.
Come Graziano, puttino riccioloso di circa 4 anni, che frequenta l'asilo della zona e che passa davanti al negozio tutte le benedette mattine, puntuale come un orologio svizzero, alle 8,20.
Graziano, già lo si capisce, da grande diventarà un ottimo cliente.
Sì, un ottimo cliente scassapalle...
Vuole una cosa, poi un'altra, poi quella prima ancora; poi comincia con la letterina a Babbo Natale a Luglio (ok che le Poste Italiane SpA son quello che sono, ma 5 mesi son sufficienti, dai!).
Diverrà un ottimo scassapalle, ma MAI sarà in grado di raggiungere gli apici della sua genitrice: Mamma Manipolatrice!
La loro visita mattutina è portatrice di stress a livello 99 su 100 perché non solo Graziano viene lasciato libero di correre e prendere e spostare e toccacciare e lasciare a caso tutto quello che gli passa sotto tiro, ma anche perché Mamma Manipolatrice fa lo stesso!
Tranne che al pupo di 4 anni lo posso perdonare, avere una madre del genere non è stata una sua scelta, ma a lei, splendida scassapalle quarantenne, no!
Lo sport preferito di Mamma Manipolatrice è far cambiare le idee al figlio.
Lui sceglie di prendere un cavallino nero?
Lei gli propone la tartaruga che "Guarda Graziano, come è deliziosa"
Lui vorrebbe la macchinina rossa?
Lei, indipendentemente dal modello, gliene propone una di un altro colore "Ma no dai Graziano, rosse ne hai tante! Prendi questa blu, guarda che bella!"
E gliela schiaffa sotto al naso.
A nulla servono le risposte del piccolo, che le spiega di averla già di un altro colore. No, perché "Anche di rosse ne hai tante!"
A questo punto sorge spontanea la riflessione: la chiamo Mamma Manipolatrice perché manipola la testa del figlio?
Eh no, troppo semplice.
Il soprannome deriva da una mattina in cui mentre cercava di far cambiare acquisto al pargolo mi chiese se per caso avessi "Qualcosa per far muovere le mani a Graziano, qualcosa di fargli manipolare!"
E, no, non le ho riso in faccia. Al momento mi è sembrata solo una richiesta penosa.
Perché Mamma Manipolatrice deve aver fatto qualche corso, seguito le direttive di uno specialista, memorizzato le direttive di Tata Lucia.
Fattostà che parla a Graziano con termini altisonanti e desueti.
Ieri, per dire, si è lasciata sfuggire la seguente frase, che io da bravo e diligente cartolaio quale sono ho appuntato su un foglietto senza farmi vedere perché a dir poco sublime
"Ah, ma ci sono dei giochi anche in questo scaffale. Vieni a vedere Graziano, questo scaffale non lo avevamo ancora opzionato."
Che poi mi sono accorto che da questo racconto sembra che Mamma Manipolatrice sia una gran buona cliente che spende, spande e contribuisce fortemente al pagamento dell'affitto...eh, magari!
La storia funziona così: il giorno 1 passano e scelgono di prendere il giocattolino (massimo 5 euro) X. Il giorno 2 lo passano a trovare. Il giorno 3 a controllare che sia ancora messo da parte. Il giorno 4 si inizia ad insinuare il dubbio nel pargolo. Il giorno 5 si sceglie un'altro giocattolino Y. Il giorno 6 lo si passa a trovare. Il giorno 7 si arriva dicendo che il pupo le ha continuato a ripetere che preferisce ancora il giocattolino X. "Ma ce l'hai ancora per caso?" Verso il giorno 12-13 si procede all'acquisto finale del giocattolino Z.
Sì, Graziano, come qualunque bambino di circa 4 anni, si fa guidare dalla scia del momento e compra così, a caso.
Ora, non son qui a criticare il fatto che gli prenda un giocattolino ogni tanto, ci mancherebbe. Ci stà come cosa, in tempi di crisi poi, signora mia. Sono i giorni intermedi di "visita al giocattolino" e "cambio del giocattolino" che mi stressano l'anima!