venerdì 11 ottobre 2019

Canada - Italia / 1 - 0

La cartoleria del CartolaioMatto è da qualche tempo anche "ufficio postale" per un noto corriere espresso. 

Tutto si sposta online, compresa la compravendita di oggetti, per cui quando mi hanno proposto di diventare loro punto non ci ho pensato due volte ad approfittarne.

Il compenso è misero, si parla di centesimi a pacco lavorato, a fine mese non esce che una cifra utile per una cena e nulla più.

Quello che interessa a me invece è l'aspetto pubblicitario: ogni cliente che entra vede il negozio, scopre quello che vendo e nel caso sia già stato qui si ricorda della mia esistenza; la percentuale di clienti che poi compra qualcosa è alta, quasi il 10%.

Rimane comunque un lavoro vero e proprio, i pacchi da gestire sono parecchi, sia in partenza che in arrivo, i clienti che possono creare problemi si moltiplicano e sale di conseguenza lo stress.

Anche perché ci sono dei pro e dei contro in questo servizio: uno su tutti il fatto che io non possa creare le spedizioni, ma solo gestirle in entrata ed uscita. In pratica è il cliente che on-line deve compilare il modulo con mittente, destinatario, contenuto, pagare e generare un'etichetta.

E' un bene il fatto che non debba gestire soldi in più, su cui tanto non guadagnerei nulla, anche perché vai a spiegare al cliente che, no, non può pagare con le carte di credito o bancomat (non perché io sia contrario, sia mai, ma perché rientrerebbe fra le vendite e quindi fra i miei guadagni da tassare, quando invece di quei soldi non vedrei nulla), ma è un male, cioè una perdita di tempo abissale, nel momento in cui arriva il cliente convinto di poter spedire direttamente dalla cartoleria e che pensi io a tutto quanto. 

Segue piccola spiegazione sul fatto che non si possa fare dal negozio.

Il cliente 99 volte su 100 non si accontenterà della spiegazione e farà ulteriori domande.

Tempo medio sprecato per gestire questa cosa: 10 minuti; momenti nei quali, se sono fortunato, non entra nessuno, ma a volte capita di far formare code di gente sbuffante.

Oggi entra una ragazza bionda canadese, molto bella, altissima, con due targhe di auto in mano.

Si rivolge a me in inglese e mi dice che le deve spedire in Canada.

Mi mostra un bigliettino di carta con l'indirizzo del destinatario.

Panico, sudore freddo.

Prendo fiato e mi lancio nella spiegazione, fortunatamente con l'inglese me la cavo benino.

Lei mi guarda, mi fa "ok, ok" e se ne va.

Non avrà capito nulla...figuriamoci...

Passa mezz'ora e torna nuovamente con le targhe in una mano ed il cellulare nell'altra.

Comincio a pregare tutti i santi in ordine alfabetico.

RC: "I've done it, now I need to print the label"

Oh misericordia! Ha capito di più una bionda canadese la mia spiegazione in inglese che tutti gli italiani che sono passati prima di lei che la ricevono in italiano!

Posso dire che il mio livello di inglese sia superiore a quanto pensassi!

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