martedì 11 dicembre 2018

C’è chi scende e c’è chi sale


L’avvicinarsi delle festività natalizie dovrebbe riempiri i cuori di amore e buoni sentimenti, anche nei clienti che frequentano il negozio.

Ecco, magari avranno pure il cuore pieno, ma a livello di cervelli...ehm... non pervenuto, come la temperatura di Potenza che non arriva mai.

A volte poi può capitare che qualcuno ben considerato fino a quel momento possa sprofondare in classifica.

L’altro giorno entra lei, Clientessa quarantenne, una giovane avvocatessa rampante, dotata di prole numerosa e rumorosa, che frequenta da qualche anno il negozio e compra anche abbastanza spesso.

Quando arriva, io sono occupato con un altro cliente che guarda i giocattoli e oltretutto c’è altra gente in negozio che gira, perciò sono parecchio distratto: mi accorgo che entra, ma non ho tempo di darle retta. 

Si rivolge quindi alla mamma per cercare quello che vuole e viene servita rapidamente. Io intanto mi libero dal cliente “perditempo che non sa che vuole” - una razza che prolifica sotto le festività - e mi dirigo in cassa. 

Sento l’avvocatessa rampante dire che metterà il Lego direttamente nel sacchetto regalo, mi mette una banconota da 20€ sul bancone e quindi comincio a battere i prezzi: 12,90€ il Lego e 2,30€ il sacchetto regalo. 

Dato che è una cliente ricorrente, che non mi ha chiesto pacchetto regalo e nemmeno il sacchetto di plastica mi sembra giusto arrotondare a 15€. 

Le porgo la banconota da 5€ in resto e la vedo stranita. 

Allora penso che abbia fatto da lei i conti e che si aspettasse solo monete.

E invece no!

Mi guarda, sempre più stranita, e mi fa “Mi sembra un po’ tanto!”

Io non capisco ancora e le dico che il sacchetto era 2,30€, che sí magari era un po’ caro, ma era uno dei più belli; oltretutto ha anche il bigliettino attaccato!

E invece no!

Lei, bella bella, salta fuori con la novità: “Ma guardi che il Lego non l’ho preso qui, lo avevo già!”

Ah

E continua: “mi sembrava un po’ tanto 15€ il sacchetto regalo.”

Eh

Le porgo il resto mancante e la saluto, senza proferir parola perché ne sono privo.

2 commenti:

Kukuviza ha detto...

Non ci posso credere! Sei tornato!
Non sai quante volte sono passata a vedere se c'erano aggiornamenti! Avevo perso le speranze!

Non mi ricordavo degli aneddoti osè della studentessa in medicina. Ma non era quella che non riusciva a misurare la pressione?

Il Cartolaio Matto ha detto...

Ciao Kuku!

Hai visto? Crederci sempre, arrendersi mai!

Sì forse hai ragione non avevo scritto più di tanto sugli aneddoti osé, mi sono auto censurato..ma erano molto osé! comunque era lei quella che mi cercava di provare la pressione mettendo il bracciale sul polso.......