giovedì 26 maggio 2011

Client's Collection: Le Cretinettes



Post altamente maschilista.

Se siete femministe incallite non proseguite nella lettura, potrebbe causarvi dei danni.

Da buon cartolaio situato di fronte a tutte le scuole, elementari, medie ed una superiore, con un asilo ed un'altra elementare privata nelle immediate vicinanze, il mio orario di apertura è a dir poco mattiniero: 7e30.

Il mio negozio questo inverno si è trasformato piano piano in tana di rifugio per alcune piccole delinquenti che vanno in seconda media.

Le Cretinettes.

Non entrano in classe se prima non passano di qui per vedere le penne, i quaderni, le novità e fare appunto le cretine come solo delle ragazzine di 13-14 anni sanno fare.

Insomma, quell'atteggiamento insopportabile che terranno fino ai...fino ai...a volte dura veramente tanto questa condizione mentale mi sono accorto...

Già, perché i maschietti sono ancora piuttosto addormentati, belli e tranquilli sulla loro nuvoletta azzurra. Calcio, auto, moto...le ragazze sono quelle che prendono l'iniziativa, crescono prima.

Anche se i maschi...quando mai crescono?

Le Cretinettes è un gruppetto di 5-6-7 befanelle, a seconda delle giornate, delle più svariate razze ed estrazioni culturali.

E questo è molto bello. Fa molto integrazione multiculturalrazziale, fa molto pubblicità Benetton.

A loro si aggiunge pure un pischello un po' più grande, ma non meno rompiballe, che sta sempre in mezzo a loro.

E' pettegolo più di loro.

E' acido più di loro.

Negli ultimi giorni però, a causa anche della mia situazione mentale, le suddette stanno tirando un po' troppo la corda, perché va bene scherzare, va bene ridere, ma il rispetto non va mai mancato.

Le Cretinettes hanno deciso che è molto divertente prendermi in giro, che è bello appendere dei fogli, a mia insaputa, con il mio nome + il nome di una mia amica che si è appena sposata per tutto il negozio mentre io servo gli altri ragazzini che entrano.

Una volta passi. Ah, ah, ah.

Non fa ridere, ma faccio finta di ridere lo stesso.

La seconda è già troppo.

La seconda è stata stamattina.

Oggi però le Cretinettes sono arrivate divise in due gruppi, prima 3, poi altre 3.

Le prime 3 sono quelle che si divertono di più a prendermi in giro appendendo sti benedetti fogli.

Mentre staccavo i fogli, ho sentito che bisbigliavano fra di loro che una di quelle assenti si era "messa insieme" ad un tale ragazzino di 2°B.

E che non bisognava affatto dirLe che loro sapevano la cosa.

Che era un segreto!

E chissenefrega.

Vero, non so neanche quale sia il ragazzino in questione, e nemmeno mi interessa.

Ma io faccio tesoro delle nozioni che ascolto, le ripongo nei miei cassettini della memoria ed all'occorrenza chiamo il mio omino del cervello per recuperarle.

Questa era talmente recente che non c'è stato bisogno di andare a ripescarla.

E dopo il casino di stamattina, quale miglior modo per cercar di levarmi dalle scatole le befanelle?

Le prime 3 escono e etrano le seconde 3.

CM: "Ho saputo che c'è un lieto evento da festeggiare"

Ragazza Araba col Velo, ma sgamata talmente tanto che lasciamo stare: "Quale lieto evento?"

CM: "Mi han detto che ti sei fidanzata!"

Lo so, pettegolo.

Insolente.

Sapevo quello che sarebbe successo.

Sono stato anche io alle medie.

Le ragazzine non sono mai fidanzate, non hanno mai fatto nulla, il soggetto in questione gli farà sempre schifo e giammai vorrebbero baciarlo.

Tze, come no.

E quando vengono scoperte diventano delle vipere.

Quando vengono tradite dall'amica del cuore, apriti cielo.

Ed è questa la grande differenza tra i maschi e le femmine.

I maschi se ne stra-sbattono, tanto loro hanno solo una cosa in mente, e anzi, più gente sa, meglio è!

RA: "Io????? E con Chi? Non è vero? Chi te l'ha detto?"

Io, con il sorriso del gatto che vede il topo intrappolato vuoto il sacco con dentro tutto il pettegolezzo.

RA: "Non, è vero!!!"

si difende lei di fronte alle altre 2 del mini-gruppo.

RA: "Quello fa schifo! Non si lava!"

Quale ragazzino medio di seconda media si lava volentieri? Nessuno...

RA: "Semmai è Carmela che c'è stata insieme, quella p.....xxx...na"

Carmela è ovviamente l'artefice del pettegolezzo.

RA: "Io no, a me non piace, io sono sola. Chi lo vuole quello"

RA: "Ma adesso mi sente quella cretina!"

Il gruppetto di virago esce e va in cerca delle altre 3 per appianare le divergenze..

Sento urla, liti, schiamazzi.

Dentro di me spero pure che si prendano per i capelli, tipo la Yespica vs l'Elia insomma.

Ah, goduria.

Ah, genio del male.

Ah, essere superiore.

"Le donne sono tutte cattive, tranne io e mamma".

Come è stato semplice.

Ora avranno da fare minimo fino alla fine della scuola ed io me ne starò in pace!

Ci sono, Ci sono

Eccomi qua.

Il problema era la mancanza di sarcasmo che mi portava a sopportare persino i clienti più insopportabili, senza trovare niente di divertente.

Sono arrivato a sopportare di tutto in modo apatico, ma da una settimana sto meglio e quindi c'è un po' di carne al fuoco.

Insomma, poi qui bisogna prepararsi per i libri di testo, perché con il finire della scuola ci sarà l'invasione delle cavallette stordite.

Voltare pagina è la cosa migliore. E mi sa che ho girato in una pagina alquanto divertente!

giovedì 5 maggio 2011

La Pila Subito


Caro il mio orologiaio, occhio che la concorrenza non viene solo dai negozi che vendono orologi! I tuoi cari clienti vanno pure in cartoleria a cercare la pila subito per non aspettare tutti i giorni che servono a te per cambiarla!

Situazione: in settimana entra un vecchio, molto vecchio e per questo motivo lo scuseremo, per fare mezza fotocopia.

Già, perché se per qualcuno la perdita di tempo è la pila subito, per me è la fotocopia singola, che è più il tempo a fare, i costi fissi, la carta, gli errori miei quando sbaglio, che quello che rimane attaccato dall'incasso notevole di 10 centesimi.

Ma è un servizio e lo si fa volentieri.

No, non è vero, non volentieri, lo si fa e basta.

Comunque, dopo aver fatto numero una fotocopia, aver controllato che la fotocopia fosse "bella", "chiara" e pure "sabrina", il vecchio mi lancia la domanda.

V: "Lei non è che ha anche le pile?"

E tira su il maglione indicandomi l'orologio al polso.

V: "Mi si è fermato l'orologio e devo cambiarla"

CM: "Eh, no, mi spiace, non tengo le pile di quel tipo"

V: "E quali pile tiene? Sa io non me ne intendo"

CM: "Le pile normali, stilo, mezza torcia"
V: "E a cosa servono quelle pile? Sa, io non me ne intendo"

Davanti a queste domande a volte riesco a rimanere senza parole...cosa rispondere?

CM: "Eh, sono le pile che usa negli elettrodomestici, nel telecomando, in cose elettriche."

V: "Ah, io non lo so, non me ne intendo"

E ho capito che non capisci, non te ne intendi e ti si è pure rotto il disco!

Se la tua idea era di infilare una pila stilo dentro quel rudere vuncio di orologio, lascia perdere, non ci va!

Perché sì, la sua idea alla fine era poter adattare le pile che avevo io per metterle nell'orologio.

V: "E per l'orologio non vanno bene?"

CM: "No, no, non sono quelle, sono queste quelle che ho io, guardi"

Provo a fargliele vedere dal vivo, giusto per capire che sono PIU' grandi di tutto il suo orologio e che quindi mai ci entrerebbero.

V: "Ah, ah, va bene, la cercherò da un'altra parte"

Sì, ottima idea, è una bella giornata, perché divertirmi solo io?

E comunque io cambierei in generale quello schifo di orologio che penso sia uscito da un fustino del Dixan nel lontano 1977, minimo.

mercoledì 4 maggio 2011

Il Lucertone



Questo pomeriggio entra una mamma con le sue due figlie, grandicelle entrambe, mie clienti abituali.

Non sono italiane, vengono dal sudamerica, ma non è questo il punto forte.

La mamma prende quello che le serve e paga.

Le mancano però 20 centesimi, così si rivolge alla figlia minore, che ha comunque 16-17 anni ,per chiederle aiuto...

Questa, per tirare fuori il portafoglio, appoggia quello che ha in mano sul bancone, in una parte laterale, non proprio ben in vista.

Da lontano, insomma saranno due metri, non vedo bene, ma il tutto ha una forma ed un colore molto strano.

Da curioso quale sono le chiedo

CM: "Ma scusa, cos'è che hai appoggiato lì?"

Questa bella bella e sorridente mi sposta sotto al naso l'oggetto in questione:

Un Lucertone (cit.)

Morto.

Stecchito.

Senza Coda.

Schiacciato.

Spiaccicato

Cioè, MA CHE SCHIFO.

CM: "Ma sei matta, ma cosa ci fai con sto schifo in mano, e più che altro cosa l'appoggi sul mio bancone!!!"

F: "Eh, ma l'ha uccisa il gatto"

CM: "Ma può averla uccisa pure la Regina d'Inghilterra, ma a me fa schifo uguale! Come fai e più che altro perché la conservi, scusa?"

La tapina continua a ridere e mi guarda come se lo strano fossi io.

Io senza neanche aspettare che fossero uscite ero già munito di scottex e spruzzino per pulire.

L'Amico Giusto


Non che ce ne sia bisogno di ringraziarlo.

O di ripetere che è il numero 1.

Perché è il mio migliore amico, il mio confidente di fiducia e sa sempre tutto quello che faccio.

E mi consiglia, mi aiuta, mi sostiene e mi vuole bene anche a distanza, come se fosse un padre.

E quel giorno fatidico in cui iniziai a prestare denaro al bastardo il mio CamionistaRomeno me lo aveva sconsigliato.

Ero giusto andato a trovarlo visto che era nelle vicinanze e mi vedeva strano.

Gli raccontai che il MercanteinFiera mi aveva chiesto dei soldi in prestito per continuare il suo lavoro e che glieli avrei dati in serata tornando a casa.

Lui era diffidente, pur senza conoscere il soggetto, ma avendo solo le descrizioni ed i pettegolezzi che gli raccontavo io.

Ricorderò per sempre che su quella panchina mi disse di non farlo, di pensarci bene, di pensare alle conseguenze.

Ma ricorderò ancora di più la sua telefonata di oggi in cui mi ha detto che si sente in colpa e sta male per non avermi fermato quel fatidico giorno del primo prestito, per non aver insistito, per non avermi minacciato.

Perché sa che io sto male per essere stato preso in giro e trattato male da uno che consideravo un vero amico e quindi di conseguenza sta male anche lui.

Perché continua a pensare che se avesse usato maniere più forti io i soldi non glieli avrei prestati.

Ed è vero, perché se avesse messo sulla torre se stesso a fianco del Mercante non mi sarei nemmeno fermato a pensare chi buttare giù, l'avrei fatto in un millesimo di secondo.

Ma, posto che in garage non ho una DeLorean, ora basta, che già son stato male tutta settimana, sono stufo, guardo avanti, giro pagina e cerco di pensare positivo, che magari magari il bastardo tra qualche mese si raddrizza e, per come è orgoglioso, mi inizia a restituire qualche soldo!

Lo so, sarebbe un finale da film Disney, ma non si sa mai...

E, no, non assomiglia per nulla al camionista in foto, giusto l'opposto.